La Visita Oculistica generale, o Visita Oftalmologica appunto, è l'atto medico di prevenzione, diagnosi e trattamento dell'apparato visivo e si articola essenzialmente in più fasi: Anamnesi: con l'anamnesi vengono raccolte informazioni relative alle condizioni cliniche oculari e sistemiche del paziente, oltre ad informazioni sui suoi familiari, utili a completare lo scenario clinico del paziente. Esame obiettivo: consiste nell'osservazione diretta del paziente, durante la quale si pone particolare attenzione al capo, al volto e, chiaramente, all'apparato visivo. Durante questa fase si esamina l'allineamento degli occhi e la loro motilità, lo stato delle palpebre e la loro motilità, l'eventuale presenza di alterazioni macroscopiche correlabili a patologie orbitarie e dell'apparato lacrimale, la statica e la mobilità pupillare. Esame strumentale: durante la terza fase viene eseguita una valutazione clinica e funzionale degli occhi e dei suoi annessi. Si procede con "esame della vista" (esame della refrazione o acuità visiva); "tonometria ad applanazione" con tonometro di Goldmann (gold standard nella misurazione della pressione oculare); esame con lampada a fessura (biomicroscopia), esame diretto a forte ingrandimento delle palpebre, della congiuntiva, della sclera, della cornea, della camera anteriore, dell'iride, del cristallino. Mediante lenti addizionali, questo esame permette anche l'esame dell'angolo irido-corneale, del corpo vitreo, della macula e della retina, della testa del nervo ottico. Si tratta di un esame fondamentale che permette di identificare o ipotizzare molte patologie oculari.valutazione dei reperti, formulazione di una diagnosi e prescrizione di un'eventuale terapia.
La visita oculistica deve essere correttamente interpretata quale passaggio fondamentale per prevenire e curare eventuali problemi che possono ledere la capacità visiva, essenziale per la qualità di vita.
La visita oftalmologica non deve quindi essere erroneamente ritenuta come una semplice misura dell'acuità visiva, e deve essere eseguita esclusivamente da un medico specialista.Un controllo medico mirato può individuare malattie asintomatiche che, se non diagnosticate in tempo, potrebbero consurre a perdita permanente della vista. Allo stesso tempo, una visita oculistica specializzata potrebbe consentire di individuare manifestazioni oculari di malattie sistemiche, del sistema nervoso o tumorali.
È importante conoscere, in funzione delle fasi evolutive, quali sono i momenti in cui è opportuno effettuare una visita specialistica oculistica.Il primo contatto con il medico oculista avviene entro i primi 3 mesi dalla nascita; tra il 3° ed il 4° anno di età viene eseguita la prima visita oculistica vera e propria. Successivamente si effettua una visita a seguito dell'ingresso nell'età scolare. Tra il 9° ed il 16° anno di età si procede con visite di controllo con frequenza annuale.
Nella fascia 20-40 anni viene effettuato un controllo annuale in caso di vizi di refrazione, patologie o qualora patologie di familiari lo suggeriscano/richiedano. Superati i 40 anni, il controllo periodico annuale va effettuato anche in assenza di manifestazioni oculari.